Un 2010 da...

domenica 27 dicembre 2009

Ci si sta avvicinando a passi velocissimi al 2010 e si comincia un po’ a pensare cosa aspettarsi dal nuovo anno entrante. A parte le cose scontate, come salute propria e delle persone piu’ care, lavoro, presenza sempre piu’ forte dei propri affetti e sentimenti, noi lettori e in particolare il sottoscritto, pensa a che anno vorrebbe che sia, viaggiando un po’ in là con lo sguardo. Scontato dirlo, pieno di letture, quelle che ho in arretrato in primis, una vera e propria riserva che mi basterebbe senza scucire soldi, per addirittura 3 anni buoni prima di essere costretto, in teoria, a rifornirmi in libreria per mancanze di letture sottomano . Ma so già benissimo che l’acquisto compulsivo non mancherà come sempre, per libri che escono e stuzzicano irresistibilmente il proprio desiderio di entrarne in possesso, per promozioni che attireranno nella rete tanti pesci ingenui e libro-dipendenti come me che ritengono che offerte del genere non possono non essere sfruttate a dovere (nascerebbero rimpianti troppo cupi), per manifestazioni librarie dove, per principio, ci si auto promulga la legge per la quale è vietato uscire senza almeno un sacchettino gremito di titoli al braccio. Insomma, l’occasione, malgrado continue promesse (destinate a rimanere tali) fatte a se stessi, si presenta sempre e viene colta in ogni occasione al volo, senza neanche fingere una benché minima sagoma di riflessione responsabile. Noi lettori siamo molto bugiardi, spesso irresponsabili, con noi stessi, con il bilancio familiare che viene sempre sottomesso alla propria volontà, con un’entità alla quale promettiamo sempre di rinunciare a qualcosa perchè è giusto sacrificare e rinunciare a qualcosa.
Il mio 2010 sarà un anno in cui la voglia di leggere ovviamente non mancherà e non diminuirà rispetto al 2009, mi auguro che ci sia anche il tempo per farlo, e l’unico problema cruciale, e per noi lettori “spinoso”, sarà quello di volta in volta di decidersi in mezzo al mare dell’incertezza, quale libro iniziare. Sarà l’anno dei graphic novel, il cui mio rapporto è nato ed esploso in questo 2009 e intendo approfondirlo, renderlo piu’ maturo e piu’ radicato e BLANKETS di Craig Thompson sarà uno dei miei obiettivi d’acquisto con il buono Feltrinelli che ho trovato sotto l’albero (grazie Nicky). Sarà l’anno della continuità per quanto riguarda la letteratura americana, soprattutto realista, minimalista ed esistenzialista (Flannery O’Connor, John Cheever, Raymond Carver, John Barth, Bernard Malamud, David Foster Wallace e altri scrittori che conoscero’ strada facendo, perché il lettore ha ampie praterie di nuove conoscenze da fare, sempre, davanti a sé e ne è consapevole). Sarà l’anno della consacrazione di autori iniziati nel 2009, di svariato genere e alcuni non inquadrabili all’interno di un genere preciso (Neil Gaiman, Amelie Nothomb, Philip Pullman). Sarà, mi auguro, un nuovo mattone della mia vita nel quale riprendero’ autori lasciati un po’ colpevolmente da parte come Paul Auster, Joe Lansdale, J.R.R. Tolkien e Ray Bradbury. Sarà il caso anche di tuffarmi in riletture (Il signore degli Anelli ad esempio).Saranno 365 giorni in cui Harry Potter entrerà sempre piu’ nel profondo in casa mia. Saranno giorni nuovi che si appresterà a vedersi sui grandi schermi libri di cui si vorrebbe vedere la trasposizione cinematografica da tempo immemorabile (Amabili resti, Alice nel paese delle meraviglie e La versione di Barney ad esempio, vedremo se altri progetti nasceranno, il materiale ispiratore non manca di certo, anzi). Tanti saggi mi aspettano, molti universitari (di linguistica, sull’editoria, sul giornalismo, sul cinema), tanti altri come mie letture del tutto personali, sul fumetto (un libro di Barbieri in particolare mi interessa), sui rotocalchi e la loro storia, la biografia di Walt Disney, diversi libricini sul cinema (Cos’è il Cinema di Bazen o ancora Il Cinema Classico americano tanto per fare due nomi di titoli nell’oceano sconfinato delle letture potenzialmente molto stimolanti). Una promessa che intendo farmi è quella di prendere in mano e leggere piu’ libri thriller, sono stato un po’ fiaco quest’anno. Sono piuttosto indietro con Jeffery Deaver e lo ritengo un oltraggio, mio personale, al mago del thriller contemporaneo. Ma vorrei approfondire Richard Montanari e aspettare lui cosi’ come Simon Beckett con altri nuovi volumi. Vorrei tanto approfondire le piccole case editrici molto carine che ho conosciuto alla Fiera della Piccola e Media Editoria a Roma, vorrei prendermi in mano seriamente i classici e farmici una cultura. Insomma, leggendolo cosi’ sembra che mi ci voglia 20 anni per soddisfare la sete di lettura in quantificabile che ho, pero’ tra scelte dolenti e dolorose, sono certo che un altro bell’anno di lettura mi coprirà e riscalderà nel freddo, mi accompagnerà ai primi colori e profumi che nasceranno in primavera, mi rinfrescheranno ai gradi cocenti estivi (in compartecipazione coi Mondiali calcistici di giugno in Sudafrica). Insomma, che altro dirsi, mi auto auguro un buon 2010, e lo estendo, di cuore, a tutti TUTTI i lettori, e a quelle piccole librerie che rischiano di anno in anno sempre piu’ la chiusura. A loro va un mio pensiero per il 2010, affinchè ci sia ancora la possibilità di vivere momenti caldi in quei posticini in cui si respira ancora aria di libro appena sfornato.
Proprio, esattamente, la stessa aria che si respira tra i CORPI FREDDI, e anche in questo caso, spero che il 2010 possa essere l’anno della definitiva consacrazione e di una crescita ulteriore senza porsi limiti. Sia a livello di ambizioni che di emozioni da vivere, intensamente, insieme.

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