Zadoorian e gli oggetti usati

sabato 13 marzo 2010

Sto leggendo SECOND HAND, libro di Michael Zadoorian, molto molto bello (ma per un giudizio finale che scrivero' qui sul mio blog, naturalmente, aspetto la fine del libro), in cui soprattutto mi stupisce in positivo, mi ha colpito molto nel profondo questo amore per le cianfrusaglie, ma soprattutto una visione diversa delle cose a cui noi siamo decisamente, e purtroppo a volte, abituati. C'e' una cultura omologata nella nostra società troppo netta, spesso cinica, superficiale. E Zadoorian si vuole staccare da questa miopia che non riesce a vedere valori, la grandezza delle piccole cose, il sentimento e le piccole grandi storie che si nascondono dietro anche le situazioni e gli oggetti piu' improbabili.

Per questo, incollo una parte del libro, splendida, in cui il suo personaggio principale, Richard, che racconterà in prima persona le sue vicende molto particolari, rifletterà a voce alta per noi lettori, sull'importanza dell'usato e sul suo continuo riciclo.


"Personalmente trovo che le cose nuove siano noiose. Non hanno storia, non vibrano.
Mi sento piu' a mio agio con le cianfrusaglie.
La parola stessa è rivelatrice: seconda mano, altre mani hanno toccato quell'oggetto.
Pensate a tutte le cose che tocchiamo ogni giorno, ai milioni di piccoli legami che tengono insieme le nostre vite...
Allora pensate a tutte le cose che avete posseduto, a tutto cio' che vi è passato tra le mani.
Dove saranno finite quelle cose?
Pensate ai milioni di altre vite che avete sfiorato attraverso le cose che avete posseduto e che portano la vostra essenza. Incredibile, vero?
Sono convinto che quando possiedi qualcosa che è appartenuto a un'altra persona, stabilisci un contatto segreto con lei, con il suo passato. E' un modo per toccare una persona senza incasinarsi coi sentimenti. Ecco cosa rappresentano gli oggetti di seconda mano, per me. Ma ovviamente ci sarà sempre gente che si domanderà se quelle mani fossero lavate come si deve".

Piu' di uno spunto di riflessione verrebbe spontaneo a riguardo. Ma attendo la conclusione del libro per approfondire un tema molto affascinante da scavare piu' a fondo.  Perchè ritengo che, chi almeno ha una sensibilità profonda verso cio' che lo circonda, non puo' rimanere indifferente a questo splendido romanzo.

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