Indipendente-mente

venerdì 24 settembre 2010

Un unico locale, sviluppato in profondità, quasi uno scavo in verticale, addobbato interamente di libri. La “cattedra” del Professore Andrea in fondo, faccia a faccia con la porta d’entrata. Entri in “classe” ma non per studiare o sorbirti la classica lezione liceale che stuzzica il sonno.


Entri, ma ancora prima di varcare la porta sei subito attirato dal profumo dei libri che ti chiamano fin dall’angolo di strada che, girandolo, ti porta all’ingresso.

E’ la libreria Interno4 di Andrea. Interno4 è una sorta di catena di librerie nata su iniziativa del distributore NdA. Ma se si pensa alla classica catena libraria, ci si sbaglia di grosso. Ha tutto, tutte le sembianze, tutti i caratteri della classica piccola libreria indipendente che sfoggia tutti i tratti di atmosfera calda, chiusa quasi come in un salotto davanti al camino, sulla poltrona, di presenza forte e personale, di una vibrazione positiva che pulsa ed è palpabilissima.

Tra auto parcheggiate e portoni di condomini chiusi, spicca in questa sorta di isoletta dimenticata della città che vive un po’ all’ombra degli occhi della gente che vi passa, una vetrina che attira subito l’attenzione di chi cammina, stuzzicandone la curiosità, presentandosi con una bellissima stretta di mano: una piccola quantità di libri esposti fuori dal negozio in una valigia aperta, con un tostapane al suo interno che contiene un paio di libri e poi tavolate di volumi nel negozio che è come se venissero ad accoglierti sorridenti al tuo avvicinamento.

Si ha subito la sensazione di stare per entrare in un piccolo mondo che contrasta con quello esterno. Si ha come la percezione del rifugio, di potersi preservare un po’ dal tempo che scorre troppo velocemente per mettere in PAUSA la propria giornata e sbloccarla solo dopo, in un secondo momento, a proprio piacimento. Una sorta di sospensione comandata dei secondi, dei minuti, delle ore che scorrono. Poi, si entra nel vivo. L’atmosfera è di quelle che sanno come accoglierti, coccolarti, con grande discrezione per coinvolgerti via via facendoti sentire uno di famiglia. E’ una libreria calda che non ostenta, ma semplicemente si presenta quasi in punta di piedi. E’ evidente che sia molto personalizzata, che riflette un po’ il gusto (e l’essenza) e le idee di chi la gestisce, di chi la vive ogni giorno e la manda avanti ogni giorno. Foglietti di giornali inseriti all’interno del libro o attaccati con una graffetta alla copertina, che parlano di quell’opera o di quell’autore, disegni di bambini attaccati su un lato del tavolo che offrono un’atmosfera di grande goliardia e leggerezza. A volte accade che le librerie puntino troppo sulla formalità e cosi’ diventano ambienti totalmente asettici, freddi, quasi privi di vita e di espressione, totalmente assenti di un linguaggio proprio con cui comunicare: mi mettono parecchio a disagio. Qui invece, tra scaffali di armadi che si alternano tra quelli che sembrano essere stati recuperati da qualche cantina e quelli appena sfornati dall’Ikea, seggioline colorate adibite per bambini (ma su cui, c’e’ da scommetterci, poseranno il loro bel culone anche gli adulti), uno splendido tavolo beige vintage dove sbucano da sopra, sotto, all’interno del cassetto, libri che sembrano quasi improvvisamente uscire, in tutto il loro entusiasmo di mostrarsi e di farsi conoscere, per coglierti di sorpresa e richiamare la tua attenzione. Una vecchia radio, una valigia esposta in vetrina, aperta, con all’interno libri che si presentano al passante in tutti i loro colori e titoli accattivanti.

La disposizione dei libri non è una scelta casuale. Sia sui tanti scaffali che nell’insieme danno una bellissima immagine di pienezza e intensità, sia sugli enormi tavoloni splendidi collocati in mezzo al corridoio (che è il negozio) che conduce alla cassa. (alla cattedra). Tavoloni interamente ricoperti di libri (uno spettacolo di colori), cosi’ come il divanetto nero, con cuscini verdi (un bel contrasto netto, non c’e’ che dire, che ha attirato la prima volta subito la mia attenzione) posto frontalmente a pochi passi dalla cassa, su cui giacciono libri e riviste, per fare subito compagnia al lettore che intende trovare comodità e relax anche solo per un momento. Sedendosi, ci si trova frontalmente posizionati alla postazione pc dove Andrea si apre a chiunque con la sua straordinaria disponibilità e la sua contagiosa simpatia, tipicamente romagnola, sempre pronto e reattivo a suggerirti consigli di lettura, a intavolare una o piu’ discussioni sul mondo del libro, scambiandosi opinioni, punti di vista, appassionate mini-recensioni su quello o quell’altro libro, dandosi spazio a esclamazioni entusiastiche enfatizzate con espressioni come “Ma no dai, ma è imperdibile. Non puoi non averlo letto, ma scherzi?”.

Piu’ di uno scaffale stracolmo di graphic novel: la prima volta che sono entrato e il mio occhio è caduto su questa spettacolare zona della libreria, credevo di impazzire. Cose che solitamente in una libreria che fa altre scelte di catalogo da tenere esposta nel proprio negozio, non ci sono praticamente mai. Ma c’e’ davvero di tutto: il tavolo per le novità, posto immediatamente all’ingresso, la sezione dei saggi di cinema, di poesia, di narrativa, di musica (di cui Andrea è un grande appassionato).

Insomma, le vere librerie sono quelle che hanno un’anima loro. Pensata, creata, sfoggiata, comunicata. Frutto della forza e della potenza delle piccole cose che l’addobbano, a cui spesso magari non ci si fa caso. Ma a chi ha un minimo di sensibilità balzano subito all’occhio, senza tuttavia distrarti. Ti stuzzica, ti solletica, cerca un contatto con te, ecco cosa fa.

Lo spazio non è quello tipico di una libreria di una grossa catena (ampio, standard e ripetitivo, ufficiale), , ma proprio per questo penso che sia sfruttato decisamente meglio, con maggiore cura e passione. Autori poco conosciuti sbattuti (finalmente) in prima pagina, lo stesso vale per gli editori che faticano a trovare spazio per muoversi in mezzo a una concorrenza infinita in campo editoriale, qui hanno il palcoscenico per sfruttare una ribalta che altrove si sognano. Qui, appena ti giri, ti salta subito all’occhio un qualche libro, attirato da un particolare che colpisce. Perché, e va detto, qui i libri hanno il loro diritto allo spazio, senza essere sbattuti dietro le quinte come accade spesso nelle grandi librerie. Ogni libro ha, per cosi’ dire, pari diritto di farsi bello e schioccare un bell’occhiolino a chi entra in libreria, pari opportunità di venir scelto anche per una semplice sfogliatina senza impegno d’acquisto.

Andrea si impegna tantissimo per promuovere il libro a Rimini. Organizza eventi, presentazioni, insomma si da un gran d’affare. A dir la verità, a Rimini ci sono anche altre librerie molto attive e impegnate come ad esempio la Libreria Riminese, la Libreria Il Libro e La Vela che organizza il Moby Cult ogni estate ormai da vent’anni, la libreria Viale dei Ciliegi dedicata soprattutto ai bambini e ai ragazzi, che compartecipa all’organizzazione di “Un mare di libri”. Basta poco per accorgersi del grande impegno di questo ragazzo iscrivendosi alla newsletter o al suo gruppo su face book. C’e’ movimento, c’e’ attenzione attorno al suo bellissimo lavoro, alla sua energia che mette in campo con tutto se stesso, c’e’ anche affetto. E’ un bel premio (la gente che ti viene a trovare, che ti chiede consigli su un libro, che presenzia agli eventi che organizzi, che compra da te), anche se naturalmente un ragazzo che aspira ad aprire una libreria, non lo fa di certo per diventare milionario. Meglio toglierselo dalla testa fin da subito per evitare di costruirsi castelli di carta farraginosi.

Forza, allora, che si aspetta a fare un viaggio nella Rimini forse meno conosciuta a dispetto di quella fatta di spiagge, alberghi, discoteche? Quella della cultura, del libro, degli eventi, della grande attività di questi piccoli grandi artigiani del libro, che non vedono l’ora di parlarvi di libri, scambiarsi opinioni, a un tiro di schioppo dal centro città, dove già a una certa ora si sente la scia calda del profumo di piadina attorcigliarsi attorno alle proprie narici.

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