Un "matto" da bestseller alla corte di Christopher Moore

mercoledì 25 novembre 2009

COMMEDIA nera ispirata a Shakespeare, Fool, il nuovo libro di Christopher Moore, scrittore diventato ormai un classico della letteratura americana, rivisita la celebre storia di King Lear, in chiave divertente e grottesca, con assassini, stregoni, bravate e tradimenti. Moore guarda e interpreta gli avvenimenti con gli occhi di Taschino, il matto di corte e il risultato affascina e conquista. Il libro, scritto con un linguaggio fresco e dissacrante, è andato a ruba tra i suoi fan americani ed è stato consacrato besteller dal New York Times. Affermazione meritata perché Fool s'impone come un fantastico compendio dell'intero percorso di Moore scrittore e di tutti i suoi precedenti successi (in Italia Elliot ha pubblicato in passato Un lavoro sporco, Il Vangelo secondo Biff e Suck!). Moore vive a san Francisco e, prima di diventare autore di romanzi, è stato commesso di supermercato, portiere di notte, cameriere, aiuto fotografo, assicuratore, piastrellista, vicecuoco e molto altro ancora. I suoi libri, sono tradotti in mezzo mondo e si sono quasi sempre piazzati tra i primi posti nelle classifiche. A riprova che il talento, quando c'è, seppure nato nei terreni più improbabili, riesce a emergere per la gioia dei lettori. Fool è quasi una favola, paradossale e senza tempo. La racconti in quindici righe. "Fool è la storia del King Lear di Shakespeare, narrata dal punto di vista del fool, il Matto, ovvero di Taschino. King Lear è anziano e decide di dividere il suo regno fra le sue tre figlie, in base a quanto esse dicono di amarlo. Le sue figlie più grandi, Goneril e Regan, gli mentono, dicendo che il loro amore per lui è più grande di ogni cosa, ma la sua figlia più giovane, Cordelia, gli risponde che lei lo ama solo nel modo in cui è giusto che una figlia ami un padre. Ma, per questo, lui la bandisce e con lei il suo migliore amico, il Conte del Kent, che la difende. Il resto della storia racconta di come Lear arrivi a pentirsi della sua decisione e di come le sue figlie tramino per impadronirsi dell'intero regno. Nella mia rilettura, il Matto, Taschino, il personaggio meno influente a corte, manovra tutta l'azione di nascosto, manipolando le sorelle e i loro mariti, e ottenendo alla fine una sorta di giustizia, assistito da un fantasma e dal suo apprendista assistente matto, il gigante Drool".

Prima di scrivere, lei ha fatto molti mestieri e di tutt'altro tipo. Come è arrivato a scalare le classifiche? "Ci sono voluti molti anni prima che io diventassi uno scrittore da classifica. Ho iniziato tardi pubblicando il mio primo libro a 33 anni, ma da allora ho sempre provato a fare ogni volta qualcosa di un po' diverso. Sono riuscito a rendere rendevo ogni libro divertente e mi sono occupato di argomenti che sfidano i canoni della commedia, come ad esempio la vita di Gesù o la tragedia più cupa di Shakespeare". Come sceglie la trama dei suoi romanzi, ne ha già uno nuovo in cantiere? "Solitamente scelgo trame che trattino argomenti che mi incuriosiscono e di cui voglio sapere di più. Con Fool si trattava di Shakesperare e della società medievale. Proprio ora sto lavorando a un libro ambientato a Parigi alla fine del XIX secolo, incentrato sui pittori, e ho imparato tutto sull'arte e la pittura. Spero di scrivere un libro ambientato a Venezia nei prossimi anni, così potrò passare del tempo lì, ma per adesso siamo ancora allo stato embrionale".

Christopher Moore
Fool
Traduzione di Chiara Brovelli
Pag 337, euro 18,50

AUTORE DELL'ARTICOLO e DELL'INTERVISTA: Silvana Mazzocchi

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