Il pensiero dell'attimo di stasera

mercoledì 26 maggio 2010

Mi commuovo dinnanzi a libricini cosi' piccoli, che si faticano a scorgere sugli scaffali delle librerie, infilati in chissà qualche spazietto insulto, che gridano la loro presenza, urlano disperati a chi di passaggio la loro esistenza, schiacciati tra un libro di 1600 pagine e un altro di 800. C'e' pure prepotenza,tentativo di prevaricare, dominio tra libri.

Eppure mi commuove come un libricino per formato e numero di pagine, mi abbia saputo regalare momenti di irresistibile tenerezza, commozione, quasi lacrime, un viaggio irresistibile e sorprendente a conoscere per la prima volta reazionim a qualcosa, che non pensavo potessero appartenermi.

Davvero servono libri dalle pagine infinite, con un carattere minuscolo, per fare breccia nel cuore di chi legge, diventando il libro della vita (o di un momento particolare di essa)? Chi scrive di piu' ha per forza piu' da dire, da trasmettere, da raccontare?

Bastano anche un centinaio e poco piu' di pagine, . Basta una storia, basta un personaggio, basta una frase, basta la sensibilità di chi scrive, basta un mondo che anche dopo aver chiuso l'ultima pagina del libro, per me continuerà a esistere, e io a viverci dentro. Basta avere un'idea e seguirla, basta l'intensità con cui spesso e volentieri un libro di poche pagine sa comunicare. Pochi ma buoni? Penso ci possa star bene questo detto anche per i libri (ovviamente non generalizzabile, perchè è sempre un errore, generalizzare sia in un senso che nell'altro).

Questo è il mio pensiero di questo preciso istante. Penso che ogni pensiero vada annotato subito, in diretta, buttato giu' senza pensarci troppo per poi non rimpiangerlo di averlo perso. Questo è il mio pensiero delle 23,49 del giorno 26 maggio 2010. Tra 10 minuti saremo già in un altro giorno.
E questi sono i due libricini letti di recente che, guardandoli ora dal mio letto, mi han messo in moto questa urgenza di comunicare il mio pensiero.




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