[Recensioni] Una porcata di libro raramente vista

sabato 1 maggio 2010


Nutrivo delle belle aspettative. E quando ci sono aspettative di un certo livello, alla porta c'e' sempre l'ombra della delusione cocente. E infatti è stato cosi', puntuale come un tackle di Thiago Silva sull'avversario lanciato a rete. Pensavo fosse un romanzo piu' profondo, nel quale l'autore si ponesse delle domande di un certo livello sull'atteggiamento e l'instabilità dei giovani d'oggi (il che è di strettissima attualità oggi, sentendo quotidinamente tg e leggendo giornali). Invece, è un clamoroso bluff, un gioco a incastro di pezzi di puzzle assolutamente mal assemblati e un libro in cui manca una coerenza interna, il dramma di gesti squallidi e osceni come questi, rimane sempre troppo a galleggiare in superficie, non c'e' uno scavo psicologico e sociale che poteva rivelarsi assolutamente interessante da affrontare. Una caratterizzazione pessima dei personaggi, sempre solo sfiorati e abbozzati male già nell'idea di partenza, c'e' un tentativo banale e assolutamente fallito di dare loro un volto,una storia, una fisionomia psicologica, una mappa comportamentale. A me sono parsi francamente poco credibili e assolutamente fastidiosi, cosi' insopportabili da sembrare finti, plastificati. In piu' una scrittura che non fa per me, abbastanza piatta, scialba, che non accellera mai, rimane stagnante in una sorta di limbo, di terra di nessuno. E' un libro adatto per una trasposizione di film TV (neanche cinematografico), destinato a una serata in cui su altri canali c'e' proprio lo schifo totale da autocondannarsi a consumare televisivamente parlando. Poi, onestamente, questa sorta di ambientazione esclusiva al ristorante, con qualche digressione qua e là confusa e slegata dal resto del libro, inserita quasi a casaccio, mi ha piu' volte fatto domandare: oh, ma la scena principale è la descrizione della loro cena piatto per piatto o quello che combinano i due ragazzini con tutte le conseguenze del caso? No, perchè veramente è ingannevole il libro come viene presentato. Sarà stato un errore mio quello di pensare che fosse un romanzo di formazione? E' veramente catalogabile come thriller? Alla fine, forse, anch'io ci sono cascato. Sta di fatto che parlando, sottolineamolo, personalmente, questo libro non solo non ha lasciato nulla ma ha anche gridato all'insulto. Quando un libro ti fa credere certe cose, durante la lettura ti ammicca ad altre promesse e poi giungi alla fine che l'unica cosa che ti ha dato è un'analisi dettagliata del menu del ristorante e la faccia imbarazzata di fronte al conto finale, beh mi si perdoni, ma non puo' pretendere di portarsi a casa il mio entusiasmo. Questo libro vola via come se non ci fosse mai stato tra le proprie mani. E che dire degli improbabilissimi, accentuatissimi e imbarazzanti colpi di scena ricercati? E' stata buttata alle ortiche una bell'occasione di unire elementi thriller a un lettura formativa e di denuncia. Riprovaci Koch, magari sarai piu' fortunato. Oddio, se devono essere tutti cosi' i tuoi libri, meglio che ti dedichi ad altro, risparmiaci queste porcate esaltate manco fossero la Bibbia e poi si è costretti a prolungarsi un'agonia di mediocrità angosciante senza fine.

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