Copertine che passione, 5

lunedì 27 luglio 2009

Questa copertina, e anche il libro in sè, mi fa completamente perdere la testa. Sembra uno zoom fatto da una macchina fotografica pronta a immortalare e scegliere una delle tantissime esistenze che colorano il mondo. Ognuno di noi è una piccolissima parte di cio' che è tutto e il tutto non sa neanche probabilmente della nostra esistenza.
La copertina mi trasmette completamente un'idea di solitudine, di qualcuno che guarda fuori dalla finestra cio' che vorrebbe ma che non puo' avere, con un senso di angoscia che si sente, eccome. Si vede solo una parte del palazzo ma tutto cio' che circonda la sola e unica stanza illuminata, è spento. E quest'altra immagine, potrebbe significare abbandono o, in netto contrasto con chi invece si sporge internamente dalla finestra, una vita vissuta anche oltre le quattro mura domestiche. Mi ricorda tantissimo vari dipinti di Magritte, cosi' geniale nel far confluire e contrastare, seppur in grado di convivere perfettamente e pacificamente, luce e ombra. Anche qui luce e ombra. E questo duetto è perfettamente evidente anche nel libro e nella trama. Dove, proprio come in copertina, a dominare nettamente è il buio e non la luce, che si intravede solo in rare occasioni. Quasi da non accorgersene neanche.

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