Ci sono libri che hanno una copertina bellissima il cui contenuto pero' non rispetta le aspettative del primo impatto grafico. Ci sono altri libri, il cui contenuto è folgorante ma che si presentano con la copertina della propria carta d'identità un po' sottotono. Altri, e questo è uno dei casi, hanno la fortuna di far vivere due momenti splendidi al lettore: il primo impatto, da cui nasce ogni cosa, scatta sempre quel qualcosa che produce un'altro qualcosa, e poi la vita della lettura stessa.
La copertina già con le immagini è come se stesse già raccontando, ed è in grado di prenderti per mano, guidarti, e immergerti con grande armonia nei diversi racconti che compongono questa indimenticabile raccolta firmata da uno dei geni veri della letteratura mondiale, che è Ray Bradbury.
In realtà, questo è un libro particolare, perchè è proprio l'immagine a farla da padrone. Il tatuaggio, da cui si dipartono i racconti, è un evidente e quanto mai illustre rappresentante dell'immagine, e nei racconti stessi si nota benissimo quanto l'impianto immaginario e immaginifico ricopra un ruolo di prim'attore. La parola che si trasforma automaticamente in immagine. Sembra magia, non lo è. E' potere di chi sa scrivere in un certo modo e trasmettere a chi legge certe esperienze. E in ben pochi sanno dar vita a momenti, impagabili, come questi.
Come in nessun altro libro da me letto, c'e' questo feeling copertina-contenuto, l'uno rimanda immediatamente e viceversa. E nel momento in cui ci si puo' prendere una piccola pausa dalla lettura o nel momento in cui si apre o si chiude il libro, ecco che lettura inizia o termina o prosegue anche nel momento in cui si osserva la copertina. Si potrebbe parlare di ipnosi ma siccome l'ipnosi viene generalmente, e comprensibilmente, vista come un'azione non certo positiva, preferirei parlare di vissuto ultradimensionale.
0 commenti:
Posta un commento