About Me
- Matteo
- Ho 27 anni, mi sto specializzando in comunicazione, sono un accanito lettore, adoro il cinema e, ahimè di questi tempi, sono milanista. Ero un fanatico rossonero. Ora lavoro...al mio blog.
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25 settembre in Italia: La ragazza che giocava con il fuoco
mercoledì 29 luglio 2009Pubblicato da Matteo alle 19:23 0 commenti
Etichette: Cinema e Libri
Cose da cancellare: i prezzi dei libri
Personalmente, ci sono libri che acquistero' sempre, magari per finanziare ulteriori uscite del mio scrittore preferito o magari per dimostrare fedeltà e finanziare una casa editrice di piccole-medie dimensioni (in crescita o che magari non naviga in acque finanziarie ottimali) che mi appassiona e non mi delude mai con il lavoro che scrupolosamente svolgono ogni giorno, ma oggi tentenno come non mai, tra mille e piu' dubbi amletici, anche di fronte a un libro che desidero ardentemente perchè appena si vede copertina, si legge l'autore e la trama tutto fila liscio come l'olio ma appena si gira il giro e si da un'occhiata al prezzo c'e' sempre un attimo di sconforto e di abbattimento. Nuoce gravemente alla salute del lettore, il codice a barre. E l'ISBN ha pensato di utilizzare proprio il codice come logo della propria produzione. Un bel coraggio, che apprezzo tra l'altro. Un po' meno, anzi molto meno, i prezzi che praticano. Un libro medio, appena uscito ormai viaggia sui 19-20-21-22 euro. Decisamente troppi. Ma si notano sbalzi di prezzo anche tra una casa editrice e l'altra (premettendo che l'autore fa la differenza, o almeno dovrebbe farla sull'incidenza del prezzo finale). La Feltrinelli per le nuove uscite normalmente chiede sui 15-16 euro, ci si sposta a Rizzoli o Mondadori ed ecco che c'e' un'impennata che potrebbe toccare anche i 22 euro per un romanzo (e non un saggio o chissà che cos'altro). Cose da far accapponare la pelle. Io, personalmente, ho deciso di intraprendere da un bel pezzo la strada della libreria dell'usato e delle bancherelle. SI trovano libri anche in ottimo stato, a prezzi decisamente piu' abbordabili. Portarsi a casa un libro da poco uscito a 8,25 euro anzichè a 16,50 vuol dire parecchio soprattutto per un giovane come me accanitissimo della lettura ma che deve anche fare i conti con altre spese. Il mercato del libro e chi ci lavora, dovrebbe fermarsi un momento a porsi delle domande, anche se alla fin fine è uno dei settori di mercato che risentono meno oggettivamente della crisi economica che attanaglia il mondo intero. Chiaramente noi lettori non conosciamo tutte le varie destinazioni che il prezzo di copertina del libro deve coprire all'interno dell'intera filiera produttiva dell'editoria pero' è anche vero che il consumatore non puo' essere sempre cosi' ostaggio delle politiche economiche chi divulga un prodotto culturale come il libro. Qualche tempo fa, non molto, una nuova uscita dell'Einaudi stile Libero costava sulle 15 euro massimo, oggi si sfora tranquillamente, per lo stesso prodotto, i 17-18-19 euro (e non sono neanche la cifra massima).
Un applauso va fatto a chi opera sconti non fittizi (come Minimum Fax per esempio che ogni settimana offre al lettore sconti piuttosto vantaggiosi ma anche Elliot che applica sconti del 20% per acquisti fatti online e senza spese di spedizione) e chi ha adottato, come la Newton Compton, la politica del prezzo popolare. I Remainders sono un'altra fonte da cui attingere senza spendere troppo, delle librerie dell'usato e delle bancherelle si è già detto. C'e' anche chi non opta mai per promozioni (ed è secondo me un errore) e chi maschera per economici libri venduti a prezzi che non sono affatto economici.
A livello personale, io mi sto muovendo e trovando sempre meglio nell'acquisto "usato sicuro". Pago la metà e leggo la stessa storia e lo stesso autore venduto a una qualsiasi feltrinelli o mondadori. Leggo e risparmio (non potendo evidentemente acquistare il nuovo con una certa naturalezza), in attesa (beato colui che crede!!!) che qualcosa cambi nei prezzi di copertina. Che sono veramente un bello ostacolo alla lettura.
Pubblicato da Matteo alle 18:02 2 commenti
Un angelo abita il Chelsea Hotel, a New York. È turco, si chiama Mehmet, indossa un lungo abito da sposa e un paio di ali sbrindellate. È solo uno dei personaggi malinconici e incantevoli che Joseph O’Neill mette in scena in quello che è stato definito “il più bel romanzo americano del 2008”. La città invincibile è la storia di Hans van den Broek, olandese a New York, che la moglie, all’indomani dell’11 settembre, ha lasciato solo a guardare il suo matrimonio andare in pezzi. Ed è la storia del mondo nuovo che Hans scopre tra le macerie della tragedia: dal Chelsea Hotel ai parchi dorati dall’autunno, la sua è una New York meravigliosa e ferita, che cerca di sopravvivere a se stessa e al suo mito. È ancora la città del sogno americano, sognato da chi americano non è. Indiani, pakistani, turchi, caraibici: è con loro che Hans si incontra, unico bianco, per trascorrere nostalgici pomeriggi giocando allo sport di quand’era ragazzo, il cricket. Ed è tra loro che conosce un sognatore vero, entusiasta e geniale: Chuck Ramkissoon, un Jay Gatsby nato a Trinidad, grandioso e tragico sbruffone con “una certa esperienza di questioni di vita o di morte”. E un motto: think fantastic. Sarà grazie a Chuck, e all’umanità vitale e colorata che gli sta intorno, che Hans ritrova un po’ di se stesso, e rimette pian piano insieme i pezzi sparsi della sua esistenza.Come ogni vero scrittore, O’Neill crea con questo romanzo un intero mondo: ed è un mondo inatteso, illuminante, vero e delicato, fatto d’amore e d’intelligenza.
Autore: O'Neill Joseph
Traduttore: Colombo M.
Editore: Rizzoli
Data di Pubblicazione: 2009
Collana: Scala stranieri
ISBN: 8817032409
ISBN-13: 9788817032407
Pagine: 283
Pubblicato da Matteo alle 23:23 0 commenti
Etichette: Novità
Copertine che passione, 5
lunedì 27 luglio 2009
La copertina mi trasmette completamente un'idea di solitudine, di qualcuno che guarda fuori dalla finestra cio' che vorrebbe ma che non puo' avere, con un senso di angoscia che si sente, eccome. Si vede solo una parte del palazzo ma tutto cio' che circonda la sola e unica stanza illuminata, è spento. E quest'altra immagine, potrebbe significare abbandono o, in netto contrasto con chi invece si sporge internamente dalla finestra, una vita vissuta anche oltre le quattro mura domestiche. Mi ricorda tantissimo vari dipinti di Magritte, cosi' geniale nel far confluire e contrastare, seppur in grado di convivere perfettamente e pacificamente, luce e ombra. Anche qui luce e ombra. E questo duetto è perfettamente evidente anche nel libro e nella trama. Dove, proprio come in copertina, a dominare nettamente è il buio e non la luce, che si intravede solo in rare occasioni. Quasi da non accorgersene neanche.
Pubblicato da Matteo alle 18:18 0 commenti
Etichette: Rubrica: Le copertine piu' belle
L'Italia e la lettura - parte prima
Prendiamo per esempio, un dato generale, che mette fin da subito il nostro paese con le spalle al muro.
Lettura e spesa pro-capite per acquisto di libri in alcuni paesi europei (2006):
Paese-----------------------Spesa pro-capite-------------------------Indice di lettura
Norvegia------------------------208,75-----------------------------------91,0%------
Germania -----------------------185,00----------------------------------66,0%-------
Finlandia------------------------155,00-----------------------------------66,2%------
Belgio---------------------------146,25-----------------------------------43,3%-------
Svizzera-------------------------140,00----------------------------------63,1%-------
Svezia---------------------------123,75-----------------------------------71,8%-------
Regno Unito---------------------112,50-----------------------------------73,5%------
Danimarca---------------------- 108,75-----------------------------------54,9%-------
Spagna---------------------------92,50-----------------------------------41,1%-------
Francia---------------------------72,50-----------------------------------61,0%-------
Austria---------------------------65,00-----------------------------------43,3%-------
Italia-----------------------------64,95------------------------------------42,3%------
Portogallo------------------------49,00------------------------------------35,4%-------
Grecia---------------------------40,00------------------------------------35,6%-------
Che dire? Siamo ai primi posti di classifiche e sondaggi quasi sempre per quanto concerne cose di cui non ci si dovrebbe esattamente vantare e in fondo ai gradini per quanto riguarda sfere di una certa importanza.
Pubblicato da Matteo alle 17:51 0 commenti
Tolkien continua esserci di "Mezzo" al cinema
mercoledì 22 luglio 2009
Pubblicato da Matteo alle 00:32 0 commenti
Etichette: Cinema e Libri, Eventi
Appuntamenti al cinema con la lettura: Larsson
Pubblicato da Matteo alle 00:03 0 commenti
Etichette: Cinema e Libri, Eventi
Addio Frank
martedì 21 luglio 2009
Alternò piccoli crimini di strada a lavori occasionali, e a 19 anni, tornò in America, deciso a smentire l'assunto di Scott Fitzgerald: "Non esiste secondo atto nelle vite americane". Fu un'intuizione giusta: riuscì a completare la scuola e a laurearsi, capendo quanto amasse la letteratura, che considerò un luogo di catarsi dalla sofferenza della quotidianità. Decise di diventare un professore, e dopo un inizio difficile divenne uno dei più amati e rispettati docenti di liceo dell'intera Manhattan. Rimase convinto fino alla fine che gli anni determinanti per l'apprendimento e la formazione del carattere fossero quelli dell'infanzia e dell'adolescenza, e riuscì ad offrire a tutti gli allievi, in particolare a quelli della Stuyvesant, un modello che era innanzitutto paterno. Il successo arrivò improvviso e divenne in breve tempo planetario: Le ceneri di Angela non offriva nulla di consolatorio e ancor meno di romanzato, ma il crudo realismo, che ha portato Roberto Calasso a paragonarlo a Dickens, aveva una sincerità straziante ed un toccante anelito di serenità. Il film di Alan Parker ne divenne una illustrazione superflua, ma contribuì a cementarne il formidabile successo, che non riuscì a replicare con il seguito Che paese, l'America e quindi con Ehi, prof! e Angela e Gesù Bambino. Specie con quest'ultimo libro ripropose in maniera esplicita il conflitto diretto con il cattolicesimo, e ancora una volta non elaborò una posizione definitiva che superasse il senso di rabbiosa e dolorosa ribellione. In questi ultimi tempi è stato celebrato con lauree ad honorem e premi di ogni genere ma non c'è stata occasione nella quale non abbia ripetuto di sentirsi innanzitutto un professore. Agli studenti spiegava che era importante saper ascoltare, ed evitare gli errori che aveva commesso durante i suoi studi disordinati ed appassionati. Quando gli veniva assegnato un tema da due cartelle ne consegnava regolarmente sei teorizzando che la creatività non poteva essere castrata. Ripensandoci trovava quell'atteggiamento arrogante e antiletterario: la sintesi, ha insegnato fino agli ultimi giorni, è un talento essenziale per ogni scrittore, e per spiegarlo ai futuri narratori citava due battute che aveva appreso da Isaac Singer: "Mai scrivere nulla di più lungo di Guerra e pace" e "non esiste paradiso per un lettore annoiato". (21 luglio 2009)
Pubblicato da Matteo alle 20:13 0 commenti
Etichette: Notizie dal mondo del libro
Copertine che passione...Ciak si gira, 4
mercoledì 15 luglio 2009
Pubblicato da Matteo alle 20:07 0 commenti
Speciale: Cose da cancellare
Da cancellare. Con la gomma, lo sbianchino, ma è da far sparire. Anche un sicario sarebbe ben gradito, nell'eventualità.
Pubblicato da Matteo alle 18:56 3 commenti
Una buona scuola - Richard Yates
martedì 14 luglio 2009
Pubblicato da Matteo alle 22:56 1 commenti
Etichette: Recensione libri
Il vangelo secondo Biff - Christopher Moore
Pubblicato da Matteo alle 22:25 0 commenti
Etichette: Recensione libri
Libri usati
Leggo solo libri usati.I libri nuovi sono più petulanti, i fogli non stanno
quieti a farsi girare, resistono e bisogna spingere per tenerli giù. I libri
usati hanno le costole allentate, le pagine passano per lette senza tornare a
sollevarsi.Leggo i libri in fine di esercizio ... leggo gli usati perché le
pagine sfogliate e unte dalle dita pesano di più negli occhi, perché ogni copia
di libro può appartenere a molte vite e i libri dovrebbero stare incustoditi nei
posti pubblici e spostarsi insieme ai passanti che se li portano dietro per un
poco e dovrebbero morire como loro, consumati dai malanni, infetti, affogati giù
da un ponte insieme ai suicidi, ficcati in una stufa d'inverno, strappati dai
bambini per farne barchette, insomma ovunque dovrebbero morire tranne che di
noia e di proprietà privata, condannati a vita in uno scaffale.
Pubblicato da Matteo alle 22:10 0 commenti
Etichette: Dibattito
Buone intenzioni (a parole) seguite da fatti che corrono nella direzione opposta
martedì 7 luglio 2009
Dai bambini agli anziani, attraverso adolescenti e adulti, libri e giornali passano di mano: "Passaparola, la lettura è il cibo della mente". In sottofondo, una musica di Giovanni Allevi che ha prestato la sua opera a titolo gratuito. E' la campagna per la promozione della lettura di stampa e libri promossa dal Dipartimento editoria della presidenza del Consiglio, in collaborazione con il ministero dell'Istruzione e quello dei Beni culturali per la promozione della lettura. Uno sforzo da 2,4 milioni di euro per invogliare, durante l'estate, gli italiani ad un maggior 'consumo' di libri e giornali.
L'iniziativa è stata presentata dal sottosegretario alla Presidenza con delega all'editoria, on. Paolo Bonaiuti, e dai ministri dell'Istruzione Maria Stella Gelmini e della Cultura Sandro Bondi. "Abbiamo voluto rispondere agli insistenti inviti del Parlamento e in particolare dalla commissione Cultura che in modo bipartisan ci ha chiesto di fare qualcosa per incrementare la lettura di libri e giornali nel nostro Paese", ha spiegato Bonaiuti.
Il risultato è "una serie di iniziative coordinate che culmineranno nella firma di un protocollo d'intesa tra il dipartimento editoria e i ministeri dell'Istruzione e dei Beni Culturali". La campagna, ha spiegato ancora Bonaiuti - si articolerà in due fasi: il lancio di uno spot su televisioni, radio e internet e inserzioni sulla carta stampata, che promuove la lettura invitando "quanti già hanno il 'vizio' della lettura a passare il valore della loro esperienza (e qui il 'passaparola') a coloro che leggono poco".
La seconda fase "prevede un protocollo d'intesa con i due ministeri interessati per lanciare una giornata della lettura (che dovrebbe svolgersi tra febbraio e marzo) e promuovere, nelle scuole elementari e medie un concorso per la migliore campagna di incentivazione della lettura. Poi la presidenza del Consiglio realizzerà la campagna vincitrice". Non solo: verrà lanciato anche un concorso per il miglior 'giornalino' scolastico e "verrà chiesto ai giornali di distribuirlo in edicola".
Iniziative che verranno gestite dal Ministero dell'Istruzione: "Vogliamo stimolare sopratutto i ragazzi e gli studenti a leggere di più non solo i libri, ma anche giornali e quotidiani", ha aggiunto il ministro Gelmini ricordando "il successo" della campana 'Quotidiano in classe'". Per parte sua, il ministro della Cultura Sandro Bondi promuoverà "iniziative in tutte le biblioteche nazionali per parlare del valore del libro e della stampa. Noi abbiamo in Italia un grande mercato del libro ma anche un grosso divario tra pochi che leggono molto e molti che leggono poco: ecco, noi vogliamo lavorare per superare questo gap", perchè "la lettura incide direttamente sullo stato della democrazia: il problema della democrazia è indissolubilmente legato alla lettura e l'unico modo per superare questo divario è cominciare dalla scuola". E intanto, il 3 agosto, "prenderà il via anche il Centro del libro, una collaborazione tra il ministero e gli editori italiani".
Una campagna per la quale sono stati stanziati 2 milioni e 400mila euro, "di cui quasi la metà destinata a finanziare la campagna sulla stampa quotidiana, nazionale e locale, periodica, sui quotidiani politici e su Internet, sulle radio nazionali e mediante affissioni di poster negli aeroporti, nei circuiti delle stazioni ferroviarie. L'iniziativa si svolgerà dal 3 al 26 luglio, e pensiamo ad un richiamo in settembre".
[02 luglio 2009]
Eh già, peccato che intanto numerose librerie piccole ma storiche (dopo La Libreria del Giallo, anche Gli Archivi del 900 a Milano chiude) continuino a chiudere senza che la politica faccia nulla per salvarle, anzi le affossano e peccato che i prezzi dei libri non solo non diminuiscano, ma tendano addirittura ad aumentare. Che stupidi che siamo, già solo a pensare che il proprietario di Einaudi, Mondadori ecc.ecc. , che per caso si trova a governare il nostro paese, pensi a diminuire i prezzi per incentivare la lettura...che stupidi e ingenui...Come sempre, tante, fin troppe parole, dei fatti concreti e di decisioni intelligenti nemmeno l'ombra. E ci si chiede, tra le altre cose, perchè ci siano parecchie persone che non leggano...di certo anche quelle teoricamente interessate a farlo non vengono incentivate a dovere...anzi.
L'ennesima occasione sprecata.
E l'ennesimo scontro di interessi (incompatibili e anti-costituzionali) che ha (e continuerà ad avere, ahimè) chi ci governa.
Pubblicato da Matteo alle 00:17 0 commenti
A proposito di copertine...(di libri e non)...e Coraline
lunedì 6 luglio 2009Pubblicato da Matteo alle 23:22 0 commenti
Copertine che passione...Terza puntata
C'e' tanto Burton in questa meravigliosa copertina che ricorda molto da vicino l'impianto grafico di Nightmare Before Christmas, che ci introduce con grandissimo fascino nella lettura. Appena vedi questa copertina, l'immaginazione che è li li per correre, ecco scappare fuori e iniziare a rullare, rullare, rullare, accendere i propri macchinari e farti dimenticare, appena ne entri in contatto, la realtà che ti attornia. Sei perso, irreparabilmente perso. Irrecuperabile.
Questa copertina ha un effetto-rapimento dal reale incredibile.
Appena lo prendi in mano e lo osservi, è come se avesse l'effetto scaccia pensieri che occupavano magari fino a pochi secondi prima la mente.
Potrebbe rivelarsi, ufficialmente e commercialmente, come un grande mezzo scaccia-stress e tristezza. E la cosa bella è che il contenuto...(shhhhh non ditelo a nessuno, è un segreto...)
viaggia alla stessa velocità di bellezza della copertina. Ma io non vi ho detto nulla, sia chiaro. Non spifferate all'uomo nero, che altrimenti farebbe nero pure me (lasciate perdere l'abbronzatura, quello che è un'altro discorso).
Pubblicato da Matteo alle 23:01 0 commenti
Etichette: Rubrica: Le copertine piu' belle
Questa ce la pagherete (o paghiamo noi?)
mercoledì 1 luglio 2009
Le biblioteche, le librerie dell'usato continuano a trasmettere dati di presenze sempre maggiori, in un continuo crescendo, e infatti rappresentano due alternative all' "usura" praticata da certe case editrici.
21 euro per un libro, spesso e volentieri anche commerciale, quindi non di una ricchezza culturale tale da giustificarne almeno in parte l'esosità della spesa da affrontare, che amarezza.
C'e' chi come me che è attorniato da un numero sempre maggiore di tentazioni di lettura. Ora avrei almeno 4-5 libri che comprerei all'istante. Già, peccato pero' che uno costa 18,50, l'altro 19, un altro ancora 17,50, poi 21, poi ancora 20. Insomma, numeri vertiginosi che rischiano col tempo di veder allontanare una bella schiera di lettori che ha anche altri pensieri per la testa, legati alla sopravvivenza e al mantenimento di se stessi e della propria famiglia. Quando qui vicino a me, un paio di librerie, praticano lo sconto del 30% su tutto, si dovrebbe vedere, per poi percepire assai facilmente la differenza che c'e' di presenze ma anche di acquisti da parte della gente rispetto a quando i prezzi sono interi e non vengono praticati sconti di alcun tipo. Questo conferma come forse il prezzo giusto è il 30-40% in meno rispetto a quello che si paga oggi. E a guadagnarci sarebbero tutti: case editrici, il cui volume di vendita aumenterebbe inevitabilmente cancellando le perdite relative a un abbassamento del prezzo della merce, il lettore, il libraio. Questo è riferito soprattutto alle grandissime case editrici. Perchè quelle piccole, quelle indipendenti, hanno bisogno di reggersi in piedi in qualche modo e quindi certi prezzi potrebbero (ma anche non è detto)apparire piu' comprensibili (e anche qui, non è detto). Rimango disgustato da certe etichette con su infisso il prezzo per quanto concerne certe case editrici, che anzichè ringraziare e premiare il lettore, gli riducono progressivamente la corda con cui lo tengono al guinzaglio. Lo spazio si riduce, l'insofferenza aumenta e ci si chiede perchè. Anche in libreria bisogna selezionare come al supermercato, grazie a dei numeri che stanno diventando sempre piu' folli. E questa marcia al delirio del guadagno da massimizzare appena si puo' e come si puo', pare non accennare ad arrestarsi. Anzi. E giustamente il lettore si sente poco tutelato. Come dargli torto.
Ci si chiede, come mai il Governo non possa sensibilizzare un po' il calo dei prezzi dei libri. Beh, chiederlo a Berlusconi, sa tanto della barzelletta. Lui, padrone di mezza italia informativa, di piu' di mezza italia editoriale libraria, cosa risponderà? Non è molto complicato da prevederne la risposta. Dicasi, conflitto di interessi. E solo in Italia si fa governare chi ne ha a bizzeffe, di interessi. Ma si fa finta di nulla. Come sempre.
Pubblicato da Matteo alle 23:24 0 commenti
Etichette: Dibattito