venerdì 5 giugno 2009

Voglio il 30% di Einaudi
di Juri Testa e Edna Pontellier

«Titoli first class, prezzi low cost»: non è male lo slogan che la casa editrice Einaudi ha scelto per promuovere la campagna sconti 2009. Richiama i prezzi stracciati dei voli a basso costo (e quindi, in senso lato, il concetto di libertà) e il lusso della prima classe, in questo caso riferito al catalogo Einaudi tascabili, che è veramente un catalogo di prima qualità. Si va dai classici italiani del Novecento (Natalia Ginsburg, Primo Levi etc.) ai classici stranieri (Edgar Lee Master, Il diario di Anna Frank, Jules Verne, Salinger e molti altri); dai contemporanei italiani dai grandi numeri (Jovanotti, Lucarelli) a quelli stranieri più corteggiati dal pubblico (Pamuk, Yehoshua, Vargas), fino ai classici di tutti i tempi (Le mille e una notte, Il decamerone). Insomma, un catalogo coi fiocchi in grado di attirare una grande varietà di lettori.Peccato che lo sconto sulla collana (il 30%), in realtà, si riveli nettamente inferiore alle aspettative. Vediamo perché: chi è abituato a frequentare le librerie, o anche solo a guardare su Internet, avrà notato che da stamattina i prezzi degli Einaudi Tascabili sono stati leggermente ritoccati. Per fare qualche esempio: le Storie di Cronopios e Famas di Julio Cortázar sono passate da 8,80 euro a 10,50 (+19% circa); Menzogna e Sortilegio da 13,50 a 15 (+11% circa); Zazie nel metro di Raymond Queneau da 9,50 a 10,50 (+ 10% circa). E il ritocchino ha toccato anche la poesia (Il Canzoniere di Saba è passato da 16 a 17 euro) e il teatro (quello di di Beckett è aumentato di 1 euro, da 12 a 13). Il lettore, sicuramente più accorto di me, avrà notato altri aumenti.Ora, stando così le cose, si può tranquillamente dire che lo sconto del 30% si è ridotto da un giorno all’altro a circa il 25 % per il Canzoniere, al 24 % per il Teatro di Beckett, al 22 % per Zazie, al 16% per Cortázar (man mano che i titoli diventato maggiormente popolari gli sconti diminuiscono), al 15% per Menzogna e Sortilegio. E gli aumenti hanno riguardato anche i cataloghi Einaudi non scontati (Sulla fotografia di Susan Sontag, ad esempio, è passato da 15,50 a 16,50) e i libri Mondadori o Electa (stesso gruppo di Einaudi). Per fare qualche esempio, Chitarra di Chapman è passato da 18 a 21 euro (+16%), e Madame Bovary da 8,90 a 9.Insomma, è la solita storia. Con queste promozioni le case editrici cercano di portare i lettori in libreria in un periodo in cui preferiscono fare gite in campagna nel week-end e, fin qui, va benissimo. È giusto incentivare la lettura tramite offerte promozionali. Soltanto che con questi aumenti semi-occulti si gabba il lettore, che viene attirato dal fantastico sconto del 30%, e si approfitta della promozione per aumentare il prezzo dei libri senza dare troppo nell’occhio. E poi, la promozione scade il 30 giugno, gli studenti delle scuole medie e dei licei, sempre in ritardo quando si tratta di comprare i libri da leggere per le vacanze, avranno bisogno della Luna e i falò, di Fenoglio, dell’Isola di Arturo, di Flaubert; e, per leggere sotto l’ombrellone, di De Silva, Jovanotti, De Lillo, Wu Ming…

fonte: http://francotirature.blogspot.com/2009/06/voglio-il-30-di-einaudi.html

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