Ann Beattie a Milano,l'evento e l'atmosfera

sabato 10 ottobre 2009

Ann Beattie ha 62 anni, e quando la vedi per la prima volta, come mi sarebbe capitato se non avessi saputo che aspetto avesse, ti sembra una persona talmente comune da stupirti. Ci stupiamo spesso che gli artisti siano persone come noi, ci impressiona, anche se in teoria dovremmo stupirci di chi si sente migliore di noi, esseri appartenenti a un altro pianeta o addirittura a un’altra galassia. Ebbene, la mia prima impressione appena è entrata nella sala organizzata in vista della presentazione del suo libro, GELIDE SCENE D’INVERNO (Minimum Fax, euro 13,50, traduttrice Martina Testa) è stata quella di una grande artista nelle vesti di uno qualsiasi di noi che eravamo dall’altra parte della barricata.
In sala, presente con Matteo B.Bianchi, scrittore, Paolo Cognetti, anch’egli scrittore e Martina Testa, dove non mancava neanche il marito di Ann in prima fila a pendere dalle labbra di sua moglie e a immortalare questi momenti unici momenti milanesi della moglie in questo tour italiano che l’ha vista protagonista già a Roma e che concluderà proprio oggi il suo giro a Pisa al Pisa Book Festival.
In sala, in origine reparto libreria, in questa stupenda libreria proprio da un paio di giorni trasferitasi in Piazzale Dateo al 5 da Corso Indipendenza 9, un numero di persone munite essenzialmente di queste cose: passione per la lettura, curiosità verso una scrittrice colpevolmente fatta conoscere poco nel nostro paese, persone intente a prendere appunti (come il sottoscritto) e a scattare fotografie (anche qui, come il sottoscritto e altre persone), persone munite di libri (uno solo in italiano e molti altri in lingua madre, perché Ann ha scritto tanto tra racconti e romanzi) da autografare. In una giornata molto piovosa come quella milanese, il fatto di incontrare cosi’ tanta gente è una bella riappacificazione interiore con la considerazione del fatto che la lettura , si dice, in Italia venga snobbata e parecchio trascurata. E’ anche curioso notare come, pur non essendo in inverno, il titolo del libro, metaforico evidentemente, GELIDE SCENE DI INVERNO, abbia in qualche modo chiesto, e ottenuto, dalle condizioni metereologi che un ulteriore supporto ideale per rendere l’atmosfera ancora piu’ partecipe e coinvolgente, se possibile. Ascoltare le parole in sala, dare un’occhiata al titolo del libro e vedere nel frattempo buio fuori e le gocce d’acqua sulla vetrina del negozio, ha creato almeno a me personalmente, un’ancora piu’ fitto coinvolgimento alla realtà del momento.
Dicevo della libreria (Libreria Centofiori, Piazzale Dateo, 5), è molto bella. Si sente appena si entra la passione e la competenza estrema di chi ne è proprietario e di chi, i commessi, aiutano a gestirla e a mandarla avanti. Ha solamente 3 sale, ma che sanno perfettamente il fatto loro. Scaffali pieni di libri o scaffali sui quali viene esposto il meglio, soprattutto di quelle case editrici che spesso regalano gioielli di letture ma alle quali viene dato poco spazio per essere conosciute e apprezzate per come invece meriterebbero. Dei reparti per genere non esistono, per motivi di spazio. Esistono gli scaffali per genere. E nonostante tutto, almeno i miei titoli preferiti, ho avuto modo di trovarli tutti. Quindi già l’immersione preliminare, il primo contatto con l’ambiente è stato per me motivo di grande impatto.
Ma ora inoltriamoci nel succo del pomeriggio: Ann Beattie e il suo libro.

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