Harry Potter avrà un suo parco divertimenti

mercoledì 21 ottobre 2009

Avviso-premessa ai naviganti: non sarà dietro casa. Harry Potter apre il suo “mondo” ai milioni e milioni di fans scatenati della fortunatissima saga Rowlinghiana. Piu’ precisamente, bisognerà aspettare primavera prima che a Orlando, il paese dei parchi giochi, prenda vita il Wizarding World of Harry Potter e che promette ai fan del maghetto un’immersione totale e indimenticabile nel mondo dei propri sogni. Nascerà come una nuova estensione dell’Universal Orlando’s Islands of Adventure. Intorno al Castello di Hogwarts ci saranno luoghi ricostruiti con grandiosi effetti speciali, e le principali attrazioni che hanno reso memorabile la saga di J. K. Rowling, dal villaggio di delle gite di Hogsmeade al negozio di dolci Mielandia, dai pub, come i Tre manici di scopa, alla guferia. I visitatori potranno arrivare nella cittadina di Hogsmeade a bordo del celebre Hogwarts Express e visitare il mitico castello dove ha sede la scuola diretta da Albus Silente per apprendisti maghi e streghe. Tanti i negozi, compreso Zonkòs e Honeyduke, una bottega piena di bacchette magiche che scelgono, proprio come nei libri, il compratore, scope e uniformi del Quidditch. Al pub Three Broomstick saranno serviti ai fan «cibi tradizionali inglesi» e boccali di idromele. Le cartoline, con tanto di annullo speciale, potranno essere spedite dall'ufficio postale Owl Post. Tre gli ottovolanti, uno dei quali battezzato 'Il Volo dell'Ippogrifò dal libro 'Harry Potter e il prigioniero di Azbakan'
Il tutto realizzato in collaborazione con il team che ha lavorato alla creazione dei film su Harry Potter. Il direttore artistico degli Harry Potter cinematografici ha sottolineato come ci sia stata fin dall’inizio intenzione di coinvolgere nel progetto elementi di ciascun volume. Secondo una stima del New York Times questo progetto costerebbe 265 milioni, ben poco in confronto a quanto spende la Disney per i suoi parchi tematici nei paraggi. Tutto questo non farebbe che ridare smalto ad alcuni parchi tematici in crisi e soprattutto a consolidare la posizione dominante di Orlando: la capitale del parco giochi. Piu’ di 40 milioni persone l’anno visitano Orlando e i suoi divertimenti.

E’ stato scritto anche un saggio in Italia, a opera di Vanni Codeluppi e Stefano Calabrese, rispettivamente sociologo dei consumi e semiologo del testo, e si intitola “Nel paese delle meraviglie” (Carocci), dove la discussione si concentra sull’industria dei parchi divertimenti, con assessi e connessi i loro significati simbolici e profondi, luoghi dove si intrecciano divertimento e socialità, tecnologie avanzate e istigazione al consumo. E’ , insomma, un po’ lo specchio della società di oggi.


Titolo: Nel paese delle meraviglie. Che cosa sono i parchi di divertimento
Curatore: Calabrese S., Codeluppi V.
Editore: Carocci (collana Le sfere)
ISBN: 9788843049738
Dettagli: p. 184

Prezzo: 22,50 euro

10 commenti:

Unknown ha detto...

Posto che io non amo Harry Potter (e mi sa che è un po' come ammettere di non amare la Nutella, perché quando lo dico, tutti mi guardano "strano"), come si fa ad aprire un parco a tema su Hogwarts in Florida? Harry Potter è puramente british! In America ci sta come i cavoli a merenda. E' come aprire un museo su Stephen King in Grecia, anziché nel Maine.
Mah! Sarà una mia idea, ma io lo trovo un po' forzato...

Giorgia ha detto...

io parlo invece da amante di Harry Potter.. e sono totalmente d'accordo con te!
ma purtroppo questi mega parchi a tema ci sono esclusivamente negli Stati Uniti...
peccato! fosse stato alle porte di Londra un pensierino l'avrei fatto.. ma ad Orlando.. beh è un pò troppo lontano.

Matteo ha detto...

Io Harry Potter non l'ho ancora letto e non posso pertanto definirmi un fan, pero'sono d'accordissimo con te Ester. Inappuntabile il discorso che fai. Infatti lo trovo abbastanza scandaloso.

Matteo ha detto...

Ester, poi guarda, a uno puo' anche non piacere Il Signore degli Anelli o altri capolavori definiti tale a livello universale. E' del tutto normale. Pensa che io sono uno di quelli che non mangia nutella, hai trovato un esempio proprio calzante:-)

Unknown ha detto...

Ciao,
Io amo sia la Nutella che Il Signore degli Anelli. La cosa strana è che non mi piace Harry Potter, perché... Reggetevi forte, perché lo troverete assurdo... Lo trovo troppo REALISTICO! Lo so, probabilmente è follia, ma è proprio il concetto di base che mi suona distorto: tutta questa magia, creature mitologiche, mostri, vicende fantastiche... ma alla fine dove trascorrono gran parte dell'anno, questi poveri ragazzi? In un COLLEGIO britannico isolati dal resto del mondo e pieni di regole da seguire. Il mio concetto di fantasia è più volatile di così. Viaggia meglio tra le colline della Contea che rinchiuso tra le mura di Hogwarts.

Unknown ha detto...

Per la miseria... Mi è venuto in mente che in Florida neppure nevica. No, non si può fare! :(

Martina S. ha detto...

E dire che i critici americani, all'inizio della saga, tentarono in ogni modo di stroncare Harry Potter, se non ricordo male. Ma se invece c'è da guadagnarci su soldini, sanno bene come fare.

Matteo ha detto...

@Ester

Interessante la tua analisi e le tue valutazioni. Io credo che Harry Potter sia un ibrido, fantasia mescolata a realtà. In questo senso secondo me chi legge Harry Potter, non scollandosi troppo dalla realtà, essendoci elementi reali, è facilitato diciamo, a crearsi un immaginario in cui credere. Non so se mi sono spiegato bene. Sul termine FANTASIA, io la penso uguale a te. Fantasia per me è sfuggire alla realtà, lasciarsela completamente alle spalle, con pochi richiami ad essa, è evacuare in un mondo completamente diverso, che non ha legami con la vita di tutti i giorni. Sulla neve in Florida, ahahahaha. E' vero.

@Martina

Quando ci sono di mezzo i soldi, uno è capace di essere convintissimo di una cosa e poi immediatamente cambiare posizione due ore dopo. Questo è il business.

Unknown ha detto...

Hai ragione su tutto. Infatti, c'è una grande differenza tra immaginazione e fantasia. Fantasia è "La storia infinita" di Ende. (a tal proposito, il flm è terribile... anche questo a mio parere). Harry è puro frutto d'immaginazione e, come dici tu, parecchio ancorato alla realtà e forse proprio per questo di grande successo.
La realtà è sopravvalutata. :)
E purtroppo, Martina, hai ragione sulla faccenda dei soldi. E sottolineo "purtroppo".
P.S.
Dite che al Parco in Florida spareranno la neve finta???
O si inventeranno una versione di Harry P. in calzoncini corti e surf che si ciba esclusivamnente di BigMac..? :(

Matteo ha detto...

Ah penso che, vista l'immaginazione orrida e terrificante degli americani, ci sarà un Harry Potter stile Baywatch:-)))