Una zia che cosi' non si è mai vista...

martedì 6 ottobre 2009

Dopo 54 anni dalla sua uscita in America, dove ebbe un notevole successo fin da subito e consacrando il record, tuttora imbattuto di Patrick Dennis, che lo ha visto con 3 romanzi su 10 per piu’ di due mesi nella speciale classifica del New York Times, apparso , o meglio ristampato in Italia da Adelphi, Zia Mame ha letteralmente stravolto, invaso, dominato tutte le classifiche di vendite. Per settimane libro numero uno venduto in Italia, questa bella rispolverata sembra proprio ci volesse, come se fosse stato richiamato a piu’ riprese dal lettore italiano smanioso di ridere a crepapelle per un romanzo che solletica con estrema facilità la risata esagerata di chi legge. Protagonista, assoluta protagonista, è come il titolo chiaramente esplicita, Zia Mame, e tutto nasce da un fatto molto spiacevole: la scomparsa di suo fratello, il quale delegherà il mantenimento del proprio figlio proprio a questa sfrontata, seducente, incantevole, bizzarra, polivalente, instancabile signorina. E le conseguenze saranno imprevedibili, devastanti, inenarrabili a volte, che esaltano il genere comico e divinizzano, in quest’opera, la risata come il bene supremo della letteratura. Tant’è che , almeno parlando per me, si arriva a un punto tale che ci si sente esausti dalle interminabili e svergognate risate, anche ad alta voce e in luoghi pubblici, che si fanno. Ora, non penso che l’altalena di situazioni e l’intensità di un’esistenza “balorda” e inarrestabile come quella Mamiana (che sfiancherebbe chiunque) sia anche solamente ipotizzabile per un qualsiasi essere umano (anche se il “mai dire mai” pure in questo caso andrebbe sottoscritto) però la sensazione che dà al lettore, è quella profonda genuinità, sfrontatezza, libertà che penso molti di noi possano invidiare a questo vulcanico personaggio. E’ vero che senza diplomazia oggi non si potrebbe andare da nessuna parte e che gli impulsi e l’istinto portino solamente a disgrazie personali, però è anche vero che la straordinarietà di una persona che dice e fa la prima cosa che gli viene in mente, è un meraviglioso difetto-qualità che certamente in determinate occasioni un po’ tutti vorrebbero avere. Questa esaltazione del puro, del libero, del genuino, viene posto al centro dell’attenzione anche da un evidente interesse dell’autore di dare ampissimo spazio al dialogo e a una sterminata libertà regalata alla lingua e alla parola. Dialogo comico, ma soprattutto ironico, e nella sua ironia a volte tagliente e beffardo. Dennis ha deciso di non porsi limiti, ha lasciato camminare la propria ispirazione e creatività non mettendo paletti, impedendosi censure alle proprie idee che si sono cosi’ ritrovate quasi improvvisamente nella macchina tipografica, senza preoccuparsi troppo di una linea guida da seguire. E forse è giusto anche cosi’. I libri che fanno ridere sono sempre belli? E’ come sempre un’operazione complicata esprimere un giudizio generalizzante che rischia di infastidire, ma partendo da quella che è la mia esperienza personale posso garantire che un fondo di verità e oggettività a questa considerazione c’e’, in effetti. In realtà, non c’e’ solamente riso ma anche pensiero, filosofia, sentimento, dolore, riflessione. Certo, il tutto affrontato con una certa leggerezza, almeno per quanto concerne lo stile di scrittura utilizzato. Ma non è una leggerezza che rende fin da subito effimero cio’ che si è letto. Favorisce una certa conservazione della lettura. Molto bello, poi, il fatto che sia una sorta di resoconto storico, che copre un ampio raggio temporale dell’esistenza dei personaggi (Mame, Patrick, Ito, Vera…) che parte dagli anni ’20, quando Patrick è ancora un ragazzino di 10 anni, per arrivare negli anni ’50 quando lo stesso “piccolino”, “caro”, “amore” di Zia Mame mette su finalmente famiglia, cosa che non è riuscita mai a fare in realtà la zietta, tra tragicomici disastri ripetuti in continuazione e scottanti delusioni e lutti, che non sembrano ad ogni modo scottata piu’ di quel tanto. Ve la immaginereste una signora di 40 anni a letto con un 21enne, oppure una signora conosciuta, benestante e di fama sociale notevole che insiste per essere arruolata in guerra, o ancora, vi immaginereste di trovarvi una propria zia iscritta al college che frequenti? E soprattutto, che riesce addirittura a strapparti i tuoi amici e a intrallazzare relazioni su relazioni e a organizzare party a ripetizione dove non riesce mai nell’impresa di non ubriacarsi fino allo svenimento? Ecco, se non ci avete ancora pensato, se non vi siete fatti ancora un’idea a tal proposito, non pensateci troppo. Lasciate le cose come stanno. Prendete in mano il libro e basta. Leggetelo senza pensare. La morale? Se va proprio cercata, e trovata a ogni costo, mi sembra evidente che ci voglia convincere o rassicurare, che la vita è una cosa meravigliosa, che va vissuta con gioia, allegria, positività. Solo cosi’ avremmo qualche chances in piu’ affinchè anche lei ci sorrida.

Titolo: Zia Mame
Autore: Patrick Dennis
Traduttore: Codignola M.
Editore: Adelphi (collana Fabula)
ISBN: 9788845923999
Dettagli: p. 380
Prezzo: 19,50 euro

2 commenti:

Gianna ha detto...

Bellissimo blog!. Complimenti. Mi ha piaciuto molto. Scusa il mio italiano...Saluti

Matteo ha detto...

Che carina che sei!!Grazie tante!!!Anche il tuo blog è bellissimo!!!Verro' spesso nel tuo blog!!