E alla fine ci andai...

domenica 6 settembre 2009

Maus ma non solo. Schizzi, bozze (che raccontano tutto il percorso di creazione del suo lavoro, con anche appunti) e pagine originali dell'opera che lo ha reso celeberrimo ma anche tanto altro. Dietro alla figura di Art Spiegelmann, si cela tutta una carriera all'insegna di collaborazioni prestigiose. Da alcuni libri di Paul Auster, "Trilogia di New York" a "Mr Vertigo", le cui copertine sono state create dallo stesso Spiegelmann, alle copertine del prestigiosissimo "The New Yorker" fino ad oggi l'ambizione di scrivere qualcosa per i bambini.

Appena si entra nel cortiletto di via Del Lauro 10, e ci si incammina in mezzo al cortile verso l'ingresso da cui già si intravedono le opere esposte, c'e' una sorta di minuto di sospensione, dovuto al momento


quasi solenne in cui si presterà ad immergersi. Finalmente tocco dal vivo l'autore di una delle mie letture dell'anno, se non della mia vita da lettore. Entro nella sala e già si respira un'aria che si scontra in maniera perentoria con quella inquinante di Milano. Si entra in un ambiente elegante ma non saccente nè che crea imbarazzo, in un ambiente dove si respira cura, passione, interesse profondo per la cultura. Nauges è una galleria d'arte che esiste dal 1981 e nel frattempo è diventata anche una casa editrice. E ci si sente coinvolti. Giro la sala e mi imbatto non solo in Maus. Credevo avesse fatto qualcos altro, ma non sapevo bene che cosa. Dall'alto della mia ignoranza alimentata da una mancanza presa di informazioni precedente alla visita. E allora scopro che Art Spiegelmann è molto amico di uno scrittore americano che adoro, Paul Auster, che ha disegnato per lui le copertine di edizioni storiche dei libri, che è praticamente diventato il disegnatore ufficiale del "The New Yorker". E qui lo stupore si tramuta in un maggiore ammirazione che cresce opera dopo opera esposta, nei confronti del fumettista. Fantastico. Avevo una mezza intenzione di prendere una riproduzione in serie di una sua bozza di Maus, con relativa firma originale dell'autore, ma non avevo pensato che potesse arrivare a costare 200 euro. Anche questo stupore frutto della mia colpevole poca frequentazione delle gallerie d'arte. Ma è poco ma sicuro, rimediero' in qualche modo a questa lacuna. E anche il libro, BACI DA NEW YORK, sponsorizzato, curato, partecipato anche da Paul Auster, in cui viene raffigurato e raccontato il lavoro fatto appunto per il The New Yorker. Anche qui il prezzo non è dei piu' abbordabili, 37 euro. Si è costretti a fare delle scelte. Sacrificio o rinuncia. Ci sarebbe anche "L'ombra delle torri", uscito per Einaudi, 38 pagine al costo di 22 euro e 50 che stuzzica molto l'interesse, in cui si raccontano i tormenti di un intellettuale ebreo-newyorchese alla ricerca di un senso in un mondo di pazzi. La copertina, con le due torri gemelle in ombra, è eloquente e un messaggio chiaro del fumettista: oggi il graphic novel risulta essere sempre di piu' un mezzo di racconto o denuncia o testimonianza di eventi, culture, storie che vale la pena di essere raccontate. Con la leggerezza della matita e del disegno ma con la profondità e la serietà di un reportage giornalistico.

Uscendo dalla galleria, il totale e completo appagamento per quanto visto mi ha spinto fin qui, a raccontarlo secondo i miei occhi e le mie sensazioni pre-durante-after la mostra. Da vedere assolutamente. Anzi, da vivere.

2 commenti:

gc ha detto...

Grazie!!!
Dopo tutti gli studi ci sarei andata per il bisogno di vedere e ancora sentire, ma non posso e non potrò.
Attraverso le tue parole, però, ho assaporato un pò di quella splendida galleria.

Cristina

Matteo ha detto...

Eh lo so, per te era perfetto. Il 3 poi era presente anche lui e me lo sono perso. Mannaggia. Comunque speriamo che venga anche a Roma dai. E li unirei il dilettevole...all'amore profondo che ho per Roma, venendo pure li. See, magheri. Sperando che organizzeranno qualcosa anche li. Una visita che mi ha lasciato tanto dentro. E ora devo prendermi Palestina, cosi' poi potro' prendere in mano il tuo libro, Cristina. Ciao!