Un nuovo HarryPotteriano (me) all'orizzonte...

domenica 27 settembre 2009

Entrero’ anch’io a sottoscrivere la tesserina del club. Quella dei lettori di Harry Potter. Che poi si potrà trasformare in qualcosa di piu’, per i fans di un certo tipo, è da vedersi piu’ in là non appena mi sarò fatto un po’ di “cultura” harrypotteriana. Sono stato fin qui riluttante all’idea di immergermi in questo nuovo mondo inventato da una penna creativa, innegabilmente di talento,, per un paio di ragioni: la prima è che non amo particolarmente leggere qualcosa che sia sulla cresta dell’onda in un tal momento, non mi appaga una lettura che so che è oggetto di una passione sfrenata del momento di gran parte della popolazione di lettori. Preferisco leggere qualcosa di cui non si parla ossessionatamente per strada, in televisione, su internet, mi sembra quasi che il momento della lettura, la cui riservatezza e individualità è sacra, sia in qualche modo svelata, aperta a tutti, condivisa con troppa gente. E dunque, penso che mi inoltrero’ nei meandri di questi mondi paralleli al nostro,solo tra qualche tempo quando un po’ l’onda dell’isteria planetaria si sarà appacificata. La seconda ragione, è dettata da una certa dose di pregiudizio, diciamocelo chiaramente, un po’ insita nel lettore medio. Tra l’altro il confine tra rispettabile scetticismo nei confronti di qualcosa e pregiudizio è talmente sottile che spesso ci si puo’ confondere. Il mio primo fantasy letto è uno di quelli che rischiano di influenzarne pesantemente l’excursus di letture successive, sempre del medesimo genere: IL SIGNORE DEGLI ANELLI, considerato un po’ il summa, il padre del genere fantasy. Ma è anche vero che, malgrado le inevitabili tracce prese da un modello di riferimento ben preciso e rielaborate personalmente aggiungendo qualcosa di nuovo e originale, ogni libro, specialmente se di fantasy si tratti, e soprattutto se è buono, porta con sé una propria nomea, una propria identità, un proprio viso da presentare al mondo, in questo caso dei lettori, e una propria nicchia sia di target sia di conseguenza di successo che ne legittimi l’esistenza. La creatività, lo dico sempre, non va soppesata né giudicata, né valutata troppo a fondo a un’analisi preliminare, le va dato semplicemente spazio e opportunità per presentarsi. Senza aver timore di cadere. Harry Potter, che ora sembra essere diventato il fantasy del nuovo secolo, avrà passato anche lei, come tutti del resto, un momento in cui risultava traballante l’esito di cosa ne sarebbe stato. Ma è inevitabile cio’. Un capolavoro o, nel caso di Harry Potter, una saga di cosi’ enorme seguito in ogni angolo visibile e nascosto del pianeta, non nasce mai capolavoro o bestseller. Si presenta, si tasta che grado di apprezzamento riceve e poi si inizia a vendere e a consacrarsi. Io leggendo IL SIGNORE DEGLI ANELLI, dovrei aver timore a leggere qualsiasi altro libro figlio, nipote, pronipote del capolavoro Tolkeniano. E infatti, un po’ di soggezione esiste, mista al timore d’ora in poi di leggere fantasy solamente di gran lunga inferiori alla trilogia dell’anello. Io ho deciso di lanciarmi, malgrado lo stordimento mediatico e popolare, non mi aiuta certamente ad avvicinarmi a un libro o a un film. Ho visto i film e non mi sono certamente dispiaciuti, anzi. Se poi girano voci insistenti, e a quanto pare di una certa credibilità proprio perché sono la gran parte orientate verso un certo tipo di giudizio, della qualità nettamente superiore dello scritto sul “recitato”, allora ecco che la mia curiosità ha iniziato a farsi strada con una certa prepotenza. Io che a un certo punto dissi: non lo leggero’ mai Harry Potter. Perché? Perché lo leggono tutti e viene paragonato, almeno in minima parte, al mio libro della vita, ovvero ISDA. Oltraggioso, scandaloso,calunnioso come si permettono questi? Mettendo da parte un po’ di eccessivo e rigido scetticismo e un po’ appoggiandomi alla mia dolce metà che si è convinta e ha convinto poi me di inoltrarci in questa nuova avventura a puntate, il cambio di rotta da parte mia è ormai pressochè ufficiale. Saga, avventura a puntate che, diciamocelo, è anche decisamente affascinante perché se un primo libro piace, vieni risucchiato e fatto personaggio tu stesso degli eventi e compagno di viaggio di chi in quel libro è apparso per volontà della scrittrice o dello scrittore, non vorresti poi che finisca piu’ .. E quando finisce, poi, un certo magone è inevitabile che ci sia. Quanta gente ho visto in lacrime per un'esperienza del genere vissuta sulla propria pelle. Quindi preparatevi che un nuovo, fino a poco tempo fa decisamente insospettabile, Harry Potteriano, sta per immatricolarsi. Sarò ben accetto nonostante abbia dato anche dello sfigato a Harry Potter e a della sfruttatrice commerciale alla Rowling? Sicuri? Posso davvero essere ben accetto senza pericolo e rischio di ritorsioni malavitose? Ok, allora mi presento, mi chiamo Matteo…

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