Mantova e le persone - prima parte

Non esiste solo la location nella quale tutto prende vita e l'evento che regala ricordi indelebili. E' soprattutto la gente a fare la differenza. La gente che ti circonda. Questo è quello che di piu' grande mi portero' gelosamente con me per chissà quanto tempo.

Partiamo da Stefania, che da sempre l’idea di una leader timida ma che fa sentire a casa propria qualsiasi interlocutore. Impossibile non leggere nei suoi occhi i sentimenti che prova, impossibile non leggerle nello sguardo felicità, positività, passione, voglia di stare insieme. Partire da lei mi sembra doveroso. Lei un giorno ha pensato bene, neanche cosciente di cio’ che avrebbe poi creato a catena, di ideare il gruppo anobiiano di Corpi Freddi. E da lei è nato tutto. E’ lei la creatrice di questo piccolo grande mondo nel quale ora abbiamo iniziato a vivere. E che ha mosso passi da gigante proprio in quel di Mantova. Passando, senza che si offenda nessuno, a Marco Silla Killer Mantovano, che a Mantova, la sua città, si sentiva come l’uomo piu’ fortunato al mondo. Gli occhi brillavano praticamente ogni minuto. Nulla in quei momenti poteva strapparlo a una cosi’ grande veemenza della esaltazione piu’ totale. Avrebbe potuto spaccare il mondo e indossare tutte le magliette blu di questo mondo, con la forza e le energie che ha avuto in corpo. Un autentico condottiero (Giulio Cesare gli avrebbe fatto una pippa), che tra faccia-a-faccia adrenalinici con scrittori, recuperi in auto di persone che hanno navigatori di merda, raccoglitore di corpi freddi dispersi in città e altro, si è confermato (ma non avevamo dubbi) altro grandissimo punto di riferimento per la nostra comunità di fratelli di assassini. Non si offenda nessuno per l’ordine con cui sto andando avanti per cercare di rappresentare cio’ che Mantova ha dato, almeno parzialmente. A proposito di Marco Silla lo spietatissimo Killer Mantovano padrone di casa del Festival, come si potrebbe non passare in rassegna Giulia, esplosiva e travolgente compagna del nostro Killer. Il temperamento che contraddistingue questa donna è incredibile, riuscirebbe anche con un solo sguardo a condannarti a morte. L’infarto, per chi non ne è pronto, è molto piu’ di un rischio. Prossima vittima designata: Gianni, già sfuggito a un attentato della nostra cara Giulia, che pero’ è ben determinata a mandarlo dove solo lei sa (e non solo a Fanculandia). Coppia perfetta, irresistibile, invidiabile. Enzo, il nostro Orso Yoghi, il blogger, colui che ha proseguito la catena aggiungendone un altro anello fondamentale, colui che farebbe crepare dal ridere anche Giacomo Leopardi, colui che appena scruta un libro di suo gradimento appare felice quanto Heidi mentre corre sui bellissimi prati svizzeri in compagnia del suo Peter. Entusiasmante e impagabile la sua passione per il libro, inarrivabile capacità di trascinare a furia di battute che assomigliano a scatch cabarettiani, l’intero gruppo. Che vede in lui una sorta di mascotte. Da coccolare. Occhio, Cristina!!Sei avvisata. E che, tra parentesi, ha pure un culo della madonna: chi cazzo hai, la bussola negli occhi per trovare un McCarthy (LA STRADA) in uno di quegli spazi usati da scambio-libro bookcrossing dove io ad essere fortunato avro’ trovato la Littizzetto? Ma va, va, va…Colui che si addormenta al cinema ancora prima di sedersi sul sediletto,spudorato perché accanto a Cristina, che non solo vede suo marito fregarsene altamente di una sua passione (e lui ha promesso all’altare di condividerne tutto con lei durante la vita) ma che addirittura lo sente russare come il rumore di un treno quando deraglia sui binari. Tra le russate di Enzo e la pancia molto chiacchierona di Chiara, abbiamo già incominciato le prove per il Canto Natalizio. Ci siamo almeno portati avanti. Ma è anche l’uomo del cellulare, il suo cellulare forse è la donna della sua vita. Squilla piu’ dei clacson di tutta Napoli. Ebbasta. E fattela finita aho’. Povera Cristina. Povero Sud (ci credo che ha paura pure del coniglio, ora finalmente si spiega tutto, compreso il suicidio del criceto). Passiamo ora a Fernanda, la capostipite, inventore, del sorriso. Nominiamola pure ambasciatore della simpatia nel mondo. Una ragazza che definire solare è farle un torto, ma di quelli che non si possono accettare. “Allegria” direbbe il rimpianto Mike Bongiorno. Tutto ruota attorno all’allegria. Dovrebbe insegnare a molti come si ride e si sorride. Anche se, la sua risata la sentono con la stessa intensità vocale, sia al Polo Nord che al Sud, e sospetto che la senta pure Dio in persona, che per non creare imbarazzo al sole di fronte alla solarità di Fernanda, ha pensato bene di inventare le nuvole per nasconderlo dall’imbarazzo da un tale insostenibile confronto con la nostra Bluebarry. Sindaco di Motta e Esponente della Lega dei Mirtilli. Certamente non una che le manda a dire, non ultimo l’episodio in cui seppur involontariamente e fraintesa (ma non sono sicuro che sia stato involontario) ha beatamente fatto sentire Gianni il Chiaccherauz, un bigolo di proporzioni disumane rompicoglioni a piu’ non posso. La morsa di un boa che vuole divorarti, in confronto al suo abbraccio, è una carezza di Coccolino.

...to be continued...