Film letterari, un 2009 buono e nel 2010...

mercoledì 23 settembre 2009

I film tratti dai film, si sa, sono sempre al centro di un'attenzione minuziosa e assai scrupolosa, anche maniacale e inflessibile, da parte dei lettori, soprattutto quelli che hanno una certa passione anche per il grande schermo. Al film viene fatta una vera e propria autopsia e al quale non viene perdonato nulla: tagli di scene (anche quelle marginali), scelta degli attori che devono interpretare determinati personaggi, location scelta, regista, sceneggiatura. Va detto che un film non potrà mettere in scena ogni singola scena presente nel libro, altrimenti durerebbe 5-6 ore, ma va anche detto che determinate scelte di taglio (e di conseguenza spesso di reinterpretazione del film) sono assai discutibili e mi sento vicino agli spettatori-lettori che si inalberano, prendendole come delle vere e proprie offese personali. C'e' chi legge prima il libro e poi va al cinema, chi opta per la soluzione al contrario. Sta di fatto che sono rari i film che risultano migliori o di pari livello al libro da cui sono tratti. Problema di tempo, spazio cinematografico o di attenzione e scrupolo? E' difficile dirlo a livello cosi' generale, andrebbe analizzato film per film per farsi un'idea completa, che non tralasci nulla.

Il 2009 è stato un anno abbastanza prolifico, sorto con il botto di Revolutionary Road, film voluto a ogni costo da Kate Winslet dopo aver letto il libro di Richard Yates da cui è stata tratta la pellicola. Un film che ha fatto successo, ma non agli Oscar dove gli sono stati preferiti, incomprensibilmente, altri lungometraggi. Il 2009 si chiuderà con A CHRISTMAS CAROL, con Jim Carry, tratto da IL CANTO DI NATALE Dickensiano. In Italia lo vedremo a partire dal 3 dicembre. Dopodichè tutti schierati nell'attesa di vedere uscire in fine inverno-primavera il gotico Alice nel paese delle meraviglie del celeberrimo trio Burton-Depp-Carter. Attessissimo. Nel mezzo abbiamo assistito a buone trasposizioni e a delusioni. L'immancabile Harry Potter e il Principe Mezzosangue ha catturato la visione di tantissimi fans accaniti e non.Tra le chicche del 2009 da segnalare c'e' sicuramente lo splendido CORALINE, tratto dal romanzo di Neil Gaiman, alla cui regia è andato Henry Selick, che guarda caso è stato anche un collaboratore stretto, e di primissimo piano, di quel NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS di Burton che ancora oggi domina le preferenze dell'animazione di moltissimi spettatori. Ottimo successo ha riscosso anche UOMINI CHE ODIANO LE DONNE, tratto dal bestseller del defunto Stieg Larsson, e mi pare che seppure con qualche ritoccatina rispetto al libro,il film si è reso addirittura, se possibile, ancora piu' piacevole. E ormai a giorni, anzi a ore, uscirà il seguito, LA RAGAZZA CHE GIOCAVA CON IL FUOCO, anch'esso molto atteso vista l'enorme successo di vendite della trilogia Larssoniana. Dopo il bel film del primo libro di Stephany Meyer, TWILIGHT, per la felicità dell'enorme schiera di seguaci di Edward e Bella, il 20 novembre uscirà nelle sale il sequel, NEW MOON, che è stato al centro di un caso che ha creato qualche imbarazzo, ovvero il fatto che doveva essere girato a Volterra ma è stato deciso di trasferire la location a Montepulciano. In America esce a dicembre ma in Italia solamente a fine gennaio, ma è già trepidante attesa per AMABILI RESTI tratto dallo splendido libro di Alice Sebold, che vede il ritorno alla regia dell'indimenticabile regista de IL SIGNORE DEGLI ANELLI Peter Jackson, impegnato tra le altre cose anche nel progetto LO HOBBIT, che secondo le previsioni attuali dovrebbe apparire al grande pubblico nel 2011 e nel 2012. Altro caso di un bestseller che ha sbancato il casino' delle vendite, è stato L'ELEGANZA DEL RICCIO di Muriel Barbery, regia di Mona Achache, uscirà i primi giorni del nuovo anno, piu' precisamente nella vigilia dell'Epifania. Sarà preventivabile un'incasso notevole, vista la sfilza di lettori e lettrici che hanno amato questo particolare ed estroso romanzo.
Da ricordare anche la prossima uscita nelle sale (23 ottobre) di Dorian Gray, alla regia di Oliver Parker, già alla guida di altri film tratti dai romanzi come L'Importanza di chiamarsi Ernesto e Othello. Con ottimi risultati, soprattutto riguardo al primo.

E infine, ma anche questo lo vedremo nel 2010, intorno al 19 febbraio, SHUTTER ISLAND, di Martin Scorsese, ripreso da "L'ISOLA DELLA PAURA" dello scrittore thriller Denis Lehane, di cui gli esperti thrillorogi dicono un gran bene.

E chissà quando uscirà, dopo annunci e posticipazioni varie, Blindness Cecità tratto dal meraviglioso romanzo di Josè Saramago. La data di uscita era prevista per agosto 2008 ma ancora non si hanno tracce del film in Italia.

Cinema e letteratura, come viene dimostrato ogni anno, corrono sempre piu' a braccetto, con il secondo, in realtà, ad attingere piu' dal primo. Ma è inevitabile. Ma anche la letteratura, in un certo senso, avverte dei vantaggi, non ultimo quello della trasformazione delle parole in immagini, che è un'operazione rischiosa ma innegabilmente affascinante, che porta certamente dei ritorni anche agli autori dei libri, che assaggiano molto da vicino anche l'esperienza cinematografica, diventando sceneggiatori, a mio avviso lavoro piu' impegnativo rispetto a quello di scrittore di romanzi.

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