L'acquisto compulsivo nuoce gravemente alla salute, io ne ho le prove

martedì 22 settembre 2009

Lo dico sempre: abitare in una città in cui le tentazioni pullulano e sbucano quasi anche da sotto il letto di casa propria, è certamente manna che arriva dal cielo e che stimola l'attività (anche spendareccia) del lettore. Ma queste tentazioni hanno anche un aspetto, si fa per dire negativo: non si finisce piu' di spendere soldi e accumulare libri su libri in arretrato. Tra un po' con i libri in arretrato da leggere posso costruirmi un monolocale.

Nome della vittima: me medesimo (come direbbe Giacomo del trio piu' divertente d'Italia)
Nome dell'assassino: fortemente indiziato Il
Libraccio
Prova schiacciante: lo scontrino
Alibi: Il Libraccio deve vendere, è un atto di legittima difesa contro gli attacchi dei superstore librari e poi vende a fin di bene del lettore: sconti a go-go.
Pronunciamento della corte del Libro: legittima difesa, il Libraccio potrà continuare a vendere liberamente, consideriamo il fatto come ennesimo tentato suicidio del lettore in questione, a cui intimiamo di non spendere piu' un euro in libri per due anni e mezzo, se necessario sono previsti gli arresti domiciliari come misura cautelativa.
Appena varco il confine monzese e mi immergo nella metropoli milanese, cominciano i guai. Che sia un impegno universitario urgente, come oggi, che sia un incontro con amici, che sia qualsiasi altra cosa (anche una gita apposita per librerie), un passaggio al libraccio è obbligatorio. Se poi si pensa che oggi ne ho girati addirittura due, ecco che si spiega il mio tentativo suicida. Ma buttarsi nel naviglio che è piu' sporco e inquinato delle fogne no? voi mi direte...Ebbene, ci sto pensando, ovviamente mi butterei insieme ai miei prossimi acquisti librari al Libraccio.

Oggi ho preso:

L'analista - John Katzenbach alla modica cifra di 4,70, al Libraccio di Via Corsico.
Figlio della guerra - Emmanuel Jal a 5 euro anzichè 10.

Non contento e pago (anzi, eccome se pago), come detto, siccome supergulp, fumetto shop, era chiuso, ho deciso di investire l'euro di biglietto per investire successivamente in altri tesori.
Al Libraccio di Via Vittorio Veneto ho acquistato:

Sono figlia dell'Olocausto - Eisenstein per 8 euro
Palestina - Joe Sacco a 8 euro

E dire che mi sarei preso, in Via Corsico, anche un 3-4 libri sulla Shoah. Per fortuna, in quel momento, una luce divina mi ha baciato consigliandomi vivamente di lasciar perdere. Questi sono i veri miracoli!!!




4 commenti:

Scéf ha detto...

ecco bravo adesso hai Mauss e Palestina cosi capisci meglio il libro di Cristina hihihihi

PURE IO VOGLIO IL LIBRACCIO!!!!

Matteo ha detto...

Ahahahaha. Si la prima parte su Maus l'ho letta, ma mi son dovuto interrompere quando ha iniziato a parlare di palestina.Ora avro', quando lo avro' letto, maggiori risorse a disposizione per comprendere meglio il libro di Cristina. Prima parte su Maus, comunque interessantissima!!!!!!

Giorgia ha detto...

carinissimo l'articolo amoVe!!
devo dire che il Libraccio mi manca un pò :(

Matteo ha detto...

Ma grassie!!:-) Dai che ci tornerai presto con me:-)