La mia libreria, quella vera...

mercoledì 2 settembre 2009

Parlo, parlo, parto coi miei progetti di ristrutturazione della libreria, in rigoroso ordine o per autore o per editore o per temi o per preferenze personali, in realtà la mia, anzi le mie due librerie sono da creare ancora, come si deve. E non ho piu' alibi. E' anche vero che presto io e Giorgia intendiamo unire le nostre librerie e se lo spazio della nostra futura casa ce lo consentirà dedicare un reparto-casa alla libreria, che già sogniamo in diversi modi (le alternative alla nostra idea originale non mancano di certo). Fattostà che ad oggi devo convivere con una libreria che va gestita un po' meglio. Anzi, bisogna proprio iniziare a gestirla, dedicandole tempo.
In realtà vivo in una villetta e io a dormire sono in mansarda dove ci sono due stanze e le mie due librerie sono presenti una in una stanza e l'altra nell'altra. A parte che, e qui serve un "p.s." da SOS, anche la mia scrivania ha assunto un po' il contorno della libreria, ahimè. Pile di libri da sistemare, come appena scaricano scatoloni di libri in una qualsiasi Feltrinelli e in attesa di essere collocati sugli scaffali sono li uno sopra l'altro, lasciati a un temporaneo solitario destino. La cosa grave, è che per quanto mi riguarda questi libri sono sulla mia scrivania, anzichè negli appositi scaffali, da un mese e mezzo almeno. Anche qui, niente alibi. Prove schiacchianti a mio carico. Condanna esemplare inevitabile a cui è impossibile sottrarsi.


Ed ecco le foto incriminanti, inquietanti, lampanti. Colpevole? Si, e rinuncio anche alla mia difesa d'ufficio.



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